€ 23 MILIONI PER INVESTIMENTI NEL PARCO MACCHINE E PER L’INNOVAZIONE DEI SISTEMI DI IRRIGAZIONE E GESTIONE DELLE ACQUE

Chi può presentare domanda?

Le MPMI agro-meccaniche e agricole e le loro cooperative e associazioni che possiedono i seguenti requisiti:
– essere iscritto alla competente CCIAA ed essere titolare di Partita IVA;
– avere Fascicolo Aziendale confermato e aggiornato;
– essere “agricoltori attivi”;
– ubicate nel Lazio, nel caso in cui parte dell’azienda ricada in un’altra Regione l’ammissibilità a finanziamento è consentita a condizione che il centro aziendale oppure almeno il 51% della superficie agricola utilizzata (SAU) come indicata nel fascicolo aziendale, ricadano nel territorio della Regione Lazio.
Ogni soggetto beneficiario può presentare una sola domanda di aiuto in adesione al presente bando.

Chi non può presentare domanda?

Le grandi imprese e le imprese destinatarie di ordini di recupero pendenti e/o in difficoltà.

Quali sono i progetti ammissibili?

I progetti devono fornire un contributo alla transizione digitale e ai cambiamenti climatici e riguardare:
a) Supporto all’investimento in macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione:
– Macchine, motrici e operatrici, dispositivi, macchine di supporto dispositivi per il carico e lo scarico, la movimentazione, la pesatura e la cernita automatica dei pezzi e sistemi di convogliamento e movimentazione flessibili;
– macchine ed attrezzature di precisione per ridurre l’utilizzo dei fitofarmaci ed ottimizzare l’utilizzo dei fertilizzanti, per migliorare la sostenibilità dei processi produttivi e proteggere l’ambiente;
– macchine ed attrezzature dedicate al settore zootecnico.
Qualora le macchine siano dotate di motore, questo deve essere elettrico o a biometano.
b) Sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia con nuovi dotati di motore elettrico o a biometano: i veicoli da sostituire devono essere rottamati.
c) Supporto all’investimento per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque: sistemi di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso remote sensing, sono ammessi sia beni materiali che immateriali (come per esempio Software, applicazioni, system integration).
Gli investimenti relativi ai progetti previsti non possono essere avviati prima della presentazione della domanda.

Quali sono le spese ammissibili?

1. Sostituzione/acquisto macchine e attrezzature per l’agricoltura di precisione, sostituzione di veicoli fuoristrada per agricoltura e zootecnia, investimenti per l’innovazione dei sistemi di irrigazione e gestione delle acque;
2. spese immateriali quali: acquisizione programmi informatici, acquisizione di brevetti/licenze;
3. spese generali, connesse alle spese di cui alla lettera a), come onorari di consulenti, compensi per consulenze in materia di sostenibilità ambientale ed economica entro il limite del 5% del costo totale dell’investimento ritenuto ammissibile.
I costi devono essere ragionevoli: i preventivi di spesa da allegare alla domanda devono essere tre e provenire da tre differenti fornitori, tali preventivi devono essere accompagnati da una relazione tecnico/economica, redatta da un tecnico abilitato, che illustri in modo esaustivo la scelta del preventivo.
Anche per gli investimenti immateriali e le spese generali, quali onorari di professionisti/consulenti, studi di fattibilità, programmi informatici al fine di poter valutare la ragionevolezza dei costi, per la scelta del soggetto cui affidare, è necessario che vengano presentate tre diverse offerte.

Spese non ammissibili

Non sono ammissibili le seguenti spese:
– Acquisto di beni usati, in leasing, spese di noleggio, opere di manutenzione di impianti ed attrezzature esistenti, cablaggi per reti di dati al di fuori della proprietà privata.
Non sono ammissibili interventi che prevedano attività su strutture e manufatti connessi a:
– attività connesse ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle;
– attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste non inferiori ai pertinenti parametri di riferimento;
– attività connesse alle discariche di rifiuti, agli inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico;
– attività nel cui ambito lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti potrebbe causare un danno all’ambiente.

A quanto ammonta il contributo ottenibile?

Il contributo è sotto forma di fondo perduto fino al 55% dei costi ammissibili, che sale al 70% per investimenti realizzati da giovani agricoltori, il contributo massimo è:
– di € 35.000,00 per gli investimenti di cui ai punti a) e c);
– di € 70.000,00 per gli investimenti previsti al punto b).

La dotazione finanziaria ammonta a € 23.470.293,12.

Quando è possibile presentare domanda?

La presentazione delle domande di aiuto deve avvenire entro il 31 maggio 2024, la procedura valutativa si baserà sul punteggio attribuito a seguito delle valutazioni istruttorie.

Come avviene l’erogazione del contributo?

L’erogazione avverrà dopo opportuna rendicontazione e potrà essere richiesto un anticipo, oppure il saldo.