€ 28 MILIONI PER LE IMPRESE MARCHIGIANE

Chi può presentare domanda?

MPMI in forma singola o aggregata che hanno una unità produttiva ubicata nel territorio della regione Marche. Le sedi degli interventi devono essere operative, destinate ad usi industriali, artigianali o di servizi (in particolare nell’ambito di servizi digitali, culturali e creativi).

Chi NON può presentare domanda?

Settori: della fabbricazione, trasformazione e commercializzazione del tabacco e dei prodotti del tabacco, della pesca e dell’acquacoltura, della produzione primaria dei prodotti agricoli, carboniero.
Attività: di trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli e connesse all’esportazione verso paesi terzi o Stati membri.

Quali sono i progetti ammissibili?

Sono ammissibili i progetti d’impresa volti ad introdurre soluzioni innovative di prodotto o di servizio basate sulla transizione digitale e sostenibile, i progetti dovranno obbligatoriamente contemplare interventi in tutte e tre le seguenti categorie:
1. TRANSIZIONE DIGITALE: ad es. prodotti smart e connessi, tecnologie indossabili, Digital Twin, sistemi, visualizzazioni virtuali, simulazioni, adozione di soluzioni PLM e sistemi di Generative Design, manifattura additiva, etichettatura intelligente per la tracciabilità, collezioni digitali per ambienti virtuali e metaverso…
2. TRANSIZIONE SOSTENIBILE: ad es. passaggio all’uso di materiali rinnovabili di origine sostenibile,
aumento della durabilità, riparabilità o riutilizzabilità, riciclabilità del prodotto, riduzione sostanziale delle sostanze pericolose, installazione di sistemi di gestione e monitoraggio dell’energia, utilizzo di sistemi per autoconsumo di energie rinnovabili…
3. STRATEGIA DI VENDITA: le spese relative alla strategia di vendita dovranno costituire almeno il 10% dell’importo dell’investimento complessivo ammissibile del Progetto, soluzioni finalizzate a favorire la commercializzazione dei nuovi prodotti attraverso attività volte all’innovazione della strategia promozionale nei mercati obiettivo, il ricorso a temporary export manager e digital export manager.

Quali sono le spese ammissibili?

– Personale, per un importo riconosciuto forfettariamente nella percentuale del 20% dei costi diretti dell’operazione, diversi dai costi del personale;
– strumenti, attrezzature;
– servizi di consulenza;

– brevetti, marchi e certificazioni;
– materiali, forniture e prodotti analoghi;
– spese generali, calcolate con un tasso forfettario fino al 7% dei costi diretti ammissibili.

Spese non ammissibili

Non sono ritenute ammissibili le seguenti spese:
a) acquisto di beni usati e beni in comodato;
b) spese per investimenti meramente sostitutivi, rispondenti a necessità di adeguamento del processo produttivo alle esigenze di mercato;
c) spese relative a cambiamenti e/o adeguamenti periodici o stagionali o altre simili attività di routine;
d) spese per il funzionamento dell’impresa (es. gestione, consulenze relative all’ordinaria amministrazione, servizi regolari di consulenza legale, spese ordinarie di pubblicità), fatto salvo quanto previsto per le spese di personale e per le spese promozionali;
e) spese relative ad investimenti necessari per conseguire gli standard imposti dalla legge o da provvedimenti equivalenti;
f) spese per beni e impianti non strettamente necessari per l’esercizio dell’attività dell’impresa, anche se obbligatori per legge (es. estintori, impianto antincendio, impianto antifurto, impianto di videosorveglianza, impianto di condizionamento e/o riscaldamento ambienti, impianti elettrici, ecc.);
g) spese per manutenzione ordinaria;
h) spese per la realizzazione di opere tramite commesse interne;
i) spese di spedizione, viaggio, vitto, alloggio;
j) oneri per imposte, concessioni, spese bancarie, interessi passivi, collaudi, ecc.;
k) autovetture, veicoli, mezzi di trasporto di ogni genere, compresi tutti i tipi di allestimenti finalizzati al trasporto;
l) spese per mobili e arredi;
m) beni acquistati con il sistema della locazione finanziaria (leasing);
n) spese relative alla formazione del personale;
o) spese per opere edili di qualsiasi tipo.

A quanto ammonta il contributo ottenibile?

L’agevolazione consiste in un contributo A FONDO PERDUTO nella misura indicata di seguito.

Spese per beni strumentali e immateriali: 

  • MICRO E PICCOLE IMPRESE: DAL 20% AL 35%;
  • MEDIE IMPRESE: DAL 10% AL 25%.

Costi dei servizi di consulenza: MPMI FINO AL 50%.

Costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali; costi di messa a disposizione di personale altamente qualificato; costi per i servizi di consulenza e di sostegno all’innovazione: MPMI FINO AL 50%.

Spese di personale; i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza, spese generali: MPMI FINO AL 50%.

Il costo totale ammissibile del progetto di investimento non deve essere inferiore ad Euro 25.000,00 per i progetti realizzati in forma singola e ad Euro 100.000,00 per i progetti realizzati in forma aggregata.
Il contributo regionale non potrà superare il valore di Euro 200.000,00.
La dotazione finanziaria ammonta a € 28 milioni.

Quando è possibile presentare domanda?

Le domande devono essere presentate a partire dalle ore 10:00 dell’ 8 gennaio 2024 ed entro le ore 13:00 del 10 maggio 2024.
La selezione delle domande di agevolazione avverrà con procedura valutativa a graduatoria.

Come avviene l’erogazione del contributo?

L’Agevolazione può essere erogata in due modalità:
1. richiesta di ANTICIPO pari al 40% del contributo e stato avanzamento lavori fino ad un max del 40% del contributo concesso (se si è richiesto l’anticipo), dal 40% all’80% del contributo concesso (se non si è richiesto l’anticipo);
2. a SALDO.