Il credito d’imposta per la ZES unica del Mezzogiorno fruibile dalle aziende che ne hanno fatto domanda è pari al 17,6668% del bonus richiesto.
Il codice tributo per la sua fruizione tramite compensazione in F24 è il 7034.
Chi può presentare domanda?
Possono presentare domanda le micro, piccole, medie e grandi imprese, indipendentemente dalla
dimensione aziendale, presente nelle Regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia,
Sicilia, Sardegna.
Chi non può presentare domanda?
I soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti (esclusi
i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti) e delle relative infrastrutture, della produzione,
dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della
banda larga (nonché nei settori) creditizio, finanziario e assicurativo.
Quali sono i progetti ammissibili?
1. ACQUISIZIONE DEI BENI STRUMENTALI destinati a strutture produttive ubicate o che vengono
impiantate nella zona ZES;
2. REALIZZAZIONE DI NUOVE UNITÀ PRODUTTIVE: dal 1° gennaio 2024 sarà possibile ottenere
l’Autorizzazione Unica per presentare un nuovo progetto di insediamento nell’area ZES
attraverso lo SPORTELLO UNICO DIGITALE S.U.D. ZES.
Quali sono le spese ammissibili?
Le spese relative all’acquisto di:
– nuovi macchinari, anche tramite contratti di locazione finanziaria;
– impianti;
– attrezzature;
– all’acquisto di terreni nel limite massimo del 50% del valore complessivo dell’investimento
agevolato;
– all’ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.
Ai fini del riconoscimento dell’agevolazione, le imprese beneficiarie devono mantenere la loro attività nelle
aree d’impianto, nelle quali è stato realizzato l’investimento oggetto di agevolazione, per almeno cinque
anni dopo il completamento dell’investimento.
Spese non ammissibili
Non sono agevolabili i progetti di investimento di importo inferiore a 200.000 euro.
A quanto ammonta il contributo ottenibile?
Il contributo viene concesso sotto forma di credito d’imposta nella misura massima consentita dalla Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027, fino a un massimo del 60%.
Le intensità massime di aiuto distinte per regione e per dimensione aziendale:
Campania, Puglia, Calabria, Sicilia:
- piccole imprese: 60%
- medie imprese: 50%
- grandi imprese: 40%
Basilicata, Sardegna, Molise:
- piccole imprese: 50%
- medie imprese: 40%
- grandi imprese: 30%
Abruzzo:
- piccole imprese: 35%
- medie imprese: 25%
- grandi imprese: 15%
Il limite massimo di spesa è di 100 milioni a progetto.
Il credito di imposta è cumulabile con aiuti de minimis e con altri aiuti di Stato.
NB: Il tax credit effettivamente concesso è pari al bonus richiesto moltiplicato per la percentuale fissata in base alle risorse disponibili (1.800 milioni per il 2024) rispetto alle domande pervenute, fissato al 17,6668%. Lo prevede il provvedimento delle Entrate pubblicato il 22 luglio 2024.
Quando è possibile presentare domanda?
Le imprese potranno inviare la comunicazione per richiedere il credito d’imposta dal 12 giugno al 12 luglio 2024 all’Agenzia delle Entrate, le spese sostenute durante il 2024 devono essere certificate da un revisore.
Come avviene l’erogazione del contributo?
Il contributo sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia e dovrà essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di riconoscimento del credito e nelle dichiarazioni dei redditi relative ai periodi d’imposta successivi, fino a quello nel quale se ne conclude l’utilizzo.